Danilo Brugia è il primo a ricevere il Riconoscimento Giovanni Paolo II 2015: intervista in anteprima

Profondamente credente, padre e marito amorevole, attore sensibile, cantante provetto: Danilo Brugia, conosciuto al pubblico del piccolo schermo per i successi di Centro Vetrine, si racconta a Bisceglie in Diretta in attesa di ricevere a maggio 2015 nella città dei Dolmen il Riconoscimento Giovanni Paolo II, che premia personalità del mondo laico ed ecclesiastico distintisi nel nome e nel ricordo del santo polacco.
L’associazione Giovanni Paolo II, presieduta dal prof. Natalino Monopoli, promotrice dell’omonimo Riconoscimento ha, tra gli altri premiati, scelto Brugia per la magistrale interpretazione da protagonista nel musical “Non abbiate paura” di Ferraro e Palotto, con la stesura di don Giuseppe Spedicato, che narra la vita di Papa Wojtyla: un’esperienza, racconta Brugia, che va ben oltre il valore professionale.

«E’ stato un compito arduo interpretare Papa Giovanni Poalo II perché è stata una figura inimitabile. E’ stata una bellissima straordinaria avventura che io ho accettato d’istinto subito appena mi venne chiesto di rappresentarlo, poi a mente fresca mi sono spaventato, pensandoci sopra ho avuto paura nel doverlo interpretare essendomi reso conto che era come fare un salto nel buio. Non abbiate paura il titolo e le parole di Papa Wojtya: bene, io ho avuto paura. C’era il rischio di cadere in un’imitazione banale e di riproporre solo frasi e atteggiamenti senza conferire ad essi quella profondità inimitabile che solo lui aveva. Per fortuna però lavorandoci tanto mi sono umilmente avvicinato a quello che era Giovanni Paolo II. Solo attraverso la fede e l’amore sono riuscito a fare un percorso che mi potesse portare a una piena compenetrazione nel personaggio. E’ stata un’esperienza che proprio grazie alla fede che ho ci ho messo mi ha arricchito molto».

Il musical “Non abbiate paura” è stato molto apprezzato da Papa Francesco. Ha avuto modo di incontrarlo?

«Ricevere il riconoscimento ufficiale del Vaticano per “Non abbiate paura” è stata la soddisfazione più grande: la lettera ufficiale a firma di Papa Francesco e del Concilio Pontificio Della Cultura ha riempito di gioia me e tutto lo staff, certi in questo modo che il lavoro profuso con professionalità e con passione ha seguito perfettamente la fedeltà al personaggio e ai fatti.Non ho ancora avuto modo di incontrare di persona Papa Francesco per “Non abbiate paura”; un incontro però c’è stato in occasione di un’udienza organizzata per la nazionale italiana attori. Mi hanno colpito la sua affabilità e disponibilità e bontà. Spero al più presto di poterlo vedere in teatro e scambiare una chiacchierata in proposito allo spettacolo».

Ci sono ricordi particolari che la legano al santo padre?

«Ho una foto che mi ritrae da piccolo: sfioro appena con la mano Papa Wotytjla che mi ricambia con una carezza in occasione delle sua visita presso il mio quartiere. Quell’ incontro fugace me lo ricordo bene, più che un Papa a me sembrava un papà e mi sembrò di conoscerlo da sempre. I ricordi più vivi del santo padre sono poi certamente legati alle immagini che vedevamo in tv, ai discori che faceva e tutto quello che ha compiuto e che sono in me impressi indelebilmente. Non nego che quando mi è stato consegnato il copione, la prima cosa che ho fatto è stata ringraziare il Signore per questa opportunità e ho incominciato a rivedere tutte le immagini e i video che lo ritraevano, per osservare i suoi comportamenti e il suo modo di parlare, ma ne ero talmente preso che mi commuovevo ogni volta, senza più pensare al copione
E’ stato, fin da quando ero piccolo, un punto di riferimento per me: il suo sorriso e la sua bontà hanno rappresentato un modello a cui tendere; la preghiera sulla scorta di Giovanni Poalo mi ha accompagnato nei momenti più importanti della mia vita».

Danilo Brugia è dunque un uomo di fede, dalla grande sensibilità, un attore che nasce sul piccolo schermo come Carramba boy per poi passare al teatro e al cinema e nuovamente alla tv con una serie di successi che hanno costellato fino ad ora la sua carriera. Chi è nella vita di tutti i giorni Danilo Brugia?
«Mi ritengo una persona assolutamente normale. Il mio è semplicemente un lavoro fortunato ma che non mi porta lontano dalla realtà: ho una vita di famiglia serena, faccio tutto ciò che un marito e un padre di famiglia fanno quotidianamente e ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di vivere così.

Nasce come aspirante avvocato. Come arrivi alla carriera di attore?
«Mio papà era avvocato, così finito gli studi classici, la famiglia ci teneva che io potessi perseguissi la carriera di mio padre, senza comunque trascurare la mia passione per la musica e il teatro. E in qualche modo ho poi comunque preso la sua strada. Mio papà aveva studiato canto e in casa spesso cantavamo insieme, così sulla sua scia mi sono avvicinato al canto. La musica mi ha portato ad esibirmi sul territorio regionale; ho perfezionato il mio hobby studiando con dedizione, passione e costanza. Nulla è avvenuto però in maniera programmata: come tutto il resto delle cose avvicendatisi nella mia vita, tutto è venuto d sé e forse, anzi ne sono certo, perché ognuno di noi ha un progetto scritto lassù già predefinito».

Come ha accolto la notizia del Riconoscimento?
«Ho accolto con gioia la notizia del Riconoscimento che la città di Bisceglie, per il tramite dell’associazione Giovanni Paolo II, mi conferirà a maggio 2015. Mi emoziona vedere attribuito a me il merito di aver portato alto l’operato del santo padre, seppur tramite una messa in scena».

I tuoi prossimi impegni professionali quali sono? Può darci qualche anticipazione?
«Ho iniziato da giugno a girare nuovamente Cento Vetrine, le cui nuove puntate andranno in onda nella prossima primavera e sempre a marzo-aprile del 2015 girerò altre puntate. Da circa una settimana sono impegnato sul set di “Provaci ancora prof 6”, fiction di Rai 1 con Veronica Pivetti. Il musical “Non abbiate paura” è momentaneamente a riposo ma presto riprenderà la tournè nel 2015. C’è in cantiere anche un altro musical di cui non svelo il nome, che affronterà la storia di Roma e mi vedrà protagonista».
Dott.ssa Grazia Pia Tecla Attolini
Responsabile Meedia e Comunicazione per Ass. Giovanni Paolo II

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