Grazie alla città di Bisceglie per aver lanciato un ponte di solidarietà con il Kosovo
Grazie alla Farmacia D’Amore, alla Farmacia Stolfa, alla Farmacia Malcangio, alla Farmacia Pellegrini e alla Farmacia Comunale. Grazie ai negozi d’abbigliamento Tenerezze e Benetton 0-12, alle dolciarie Ma.Gi.Va. e Chicco d’Oro. Grazie alla Ludoteca Ambarabà e a Cartolibreria Cartoon Fantasy, alla Cartolibreria Brescia, alla Tabaccheria Valente, all’Edicola del Corso, all’Edicola 22 e all’edicola di via Calace. Grazie a tutti i cittadini e alle famiglie che hanno permesso alla G.B. Ferrara e alle Associazioni della Concattedrale di raccogliere in soli tre giorni oltre 400 capi di abbigliamento bimbi, decine di giocattoli e articoli di cancelleria, oltre 100 scatole di farmaci e 280 euro in contanti.
Le operazioni di raccolta “Un sorriso per il Kosovo”, svoltesi nelle giornate del 30, 31 ottobre e 1 novembre, hanno consentito di offrire un contributo concreto ai 50 bambini della Casa Umbra del villaggio di Radulok, testimoni diretti delle atrocità dei conflitti serbo-albanesi non ancora del tutto sedate in Kosovo e ad oltre 100 famiglie che la Caritas Umbra cura, porta a porta, con affetto quotidiano dal 1999.
Bisceglie ha ancora una volta saputo mostrare la sua sensibilità, mettendo in pratica quel principio di carità che è spirito genuino di emulazione dell’amore perfetto di Dio.
Seguendo l’insegnamento del Beato Giovanni Paolo II, che nei tre giorni di raccolta di beni e fondi è stato commemorato con una serie di iniziative a carattere culturale, la città tutta è riuscita a gettare un ponte di speranza tra Bisceglie e queste genti vicine e povere. Tutto il materiale raccolto, che sarà consegnato dall’Esercito Italiano direttamente ai responsabili di Casa Umbra, contribuirà al benessere di decine di famiglie bisognose, riuscendo a coprire le esigenze di chi, con un salario medio di 2.000 euro l’anno, stenta ancora ad affrontare, ad un passo dall’ingresso nell’Unione Europea, le difficoltà banali della vita quotidiana.