«FINALMENTE E’ SANTO!» L’ASSOCIAZIONE GIOVANNI PAOLO II ESULTA A SAN PIETRO

Cronaca ed emozioni della canonizzazione dei due Papi

a cura della giornalista Grazia Pia Attolini (Bisceglie in Diretta)

Grande festa della fede ieri in Piazza San Pietro e dintorni per i due papi santi. Bisceglie, devota a Giovanni Paolo II, adesso «finalmente santo» (per usare le parole di Natalino Monopoli, presidente dell’associazione dedicata a Karol Wojtyla), non poteva mancare. A Roma si è diretta, infatti, una delegazione cittadina, nella persona del vicesindaco Vittorio Fata e dell’associazione Giovanni Paolo II.

Nuvoloni minacciosi incombono sul Cupolone ma il tempo reggerà fino alla fine. Solo nel pomeriggio pioverà, come se il cielo, trattenutosi fino ad allora, scaricasse la tensione della giornata tutto d’un fiato.
Tra i pellegrini accorsi da tutto il mondo ci sono anche i soci dell’associazione Giovanni Paolo II di Bisceglie, presieduta da Natalino Monopoli. Foulard gialli al collo, giungono a Roma: sono le 3:30 di notte, via della Conciliazione è ancora chiusa, l’ apertura è prevista alle ore 5:30 circa. Un tappeto di fedeli di tutto il mondo intanto è già in attesa di vivere il momento storico della canonizzazione dei due Papi Roncalli e Wojtyla.
Emerge ricchezza di colori, bandiere sventolate, cartelli tra cui uno di alcuni giovani che cita: “Giovanni Paolo II oggi non abbiamo più paura”. Chi accampato con sacchi a pelo e coperte, chi per le strade canta, chi prega, c’è chi medita: tutti attendono nella gioia il grande momento. Nella domenica della divina misericordia realtà polifoniche della chiesa si incontrano in un abbraccio in San Pietro. Tra la polifonia anche Bisceglie.

Le testimonianze dei pellegrini biscegliesi

Sono anziani, donne e uomini di mezza età e qualche giovane a comporre la delegazione biscegliese. Chi è legato alla figura di Wojtyla per vicende personali (una signora ci racconta che sente di ringraziare il Santo per la nascita di suo figlio), chi perché «è il papa che ha INsegnato il perdono», tutti perché «è il nostro Papa». C’è perfino una donna anziana in stampelle che decisa e determinata ci dice in dialetto stretto: «io pure da morta dovevo esserci!»
Un punto di arrivo ma anche di partenza, ha affermato, invece, don Mauro Camero, padre spirituale dell’associazione e rettore della cattedrale di Bisceglie, che insieme al seminarista Pietro d’Alba non solo accompagna i pellegrini biscegliesi, ma ha anche l’onore di distribuire la comunione in San Pietro.

Siamo nati come un gruppo di preghiera subito dopo la morte di Giovanni Paolo II e adesso ci avviamo a pregare per la sua santità e trasmettere i suoi valori tramite le nostre iniziative che uniscono l’aspetto cultuale a quello culturale. Un gruppo nato spontaneamente anche grazie all’ardore apostolico di Suor Luisa, un gruppo che adesso trova nella canonizzazione di Giovanni Paolo un punto di arrivo, ma anche di grande inizio, perchè è di qui che ricominceremo una volta tornati a Bisceglie, è di qui che riprenderà la conoscenza del magistero del Santo. Queste le parole di don Mauro in pullman durante l’intervista a cura della Rai che ha seguito i pellegrini dalla partenza fino all’arrivo in Capitale.

Finalmente Santo

Intanto arrivano le luci dell’alba e l’associazione, sparpagliatasi in via della Conciliazione, attende in preghiera. Gli ultimi arrivati strattonano per farsi strada, ma i nostri non demordono e attendono l’inizio della solenne celebrazione in preghiera.
La messa sta per cominciare e ormai la folla di pellegrini straripa sino al fiume: l’accorrere di una massa umana era data per scontata in questa storia di inedito raduno tra cielo e terra: due papi in vita per due papi santi, il Papa emerito e il Vescovo di Roma in pectore, infatti, concelebreranno la Santa Messa.
Il momento tanto atteso arriva: Papa Francesco legge in latino la formula di rito per la canonizzazione e un boato si alza dalla folla, lacrime e applausi tra i pellegrini.
Così commenta il presidente dell’associazione Natalino Monopoli:

E’ stata una giornata storica. Grande stanchezza, ma superiore la gioia. Frenesia e adrenalina durante l’attesa. Al momento della proclamazione un brivido per la schiena e spontaneo il grido “finalmente”. E da adesso le nostre iniziative in ricordo di Giovanni Paolo e dei suoi valori avranno un valore aggiunto. Da oggi è Santo, il nostro Santo. E ora si comincia …questo è solo l inizio…ora sì che inizia il lavoro. Riferendosi così, con queste ultime parole, all’evento del terzo Riconoscimento Giovanni Paolo II che premia le personalità del mondo cristiano e laico che si sono distinte nel nome del Santo Padre, magari a lui personalmente legati.

Presente, come accennato, anche il vicesindaco Vittorio Fata che direttamente dall’area riservata alle autorità in San Pietro segue commosso la celebrazione.

Chi non vorrebbe come amico, confidente, aiuto spirituale un Giovanni XXIII o Giovanni Paolo II? La grande affluenza di pellegrini oggi testimonia quanto siano vicini alla comunità dei fedeli e anche dei laici questi due papi santi, che sono in cielo ma che in terra hanno saputo ben radicarsi tra gli uomini perché loro per primi uomini di buona volontà. La mia presenza in questa giornata storica vuole testimoniare la vicinanza di Bisceglie, città devota alla figura di Wojtyla e che da oggi può contare un santo protettore in più che guarda e protegge i suoi cittadini.

Non solo San Pietro: l’associazione fa tappa a Cascia, dopodiché Riconoscimento GPII

Tra commozione ed esultanza l’associazione GPII, prima di rientrare a Bisceglie, ha fatto tappa a Cascia dove nel santuario di Santa Rita don Mauro ha celebrato messa: un’ulteriore occasione di preghiera, meditazione e momento di condivisione che celebra nei cuori dei pellegrini la canonizzazione del loro santo.
Terminata questa esperienza unica e memorabile, parte il countdown per la terza edizione del Riconoscimento Giovanni Paolo II che si terrà a Bisceglie il 17 e 18 maggio che vedrà protagonisti in Cattedrale i testimoni Gabriele Rossi, Mara Santangelo, Sarah Maestri, Andrea Tornelli, Paolo Vallesi e il Cardinale Paolo Sardi.

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